La storia di Bignotti Green Biotechnology è quella di una tipica azienda familiare italiana, una storia a cui il punto finale non è ancora stato messo. Nasce nel 1966 grazie alla passione e all’iniziativa di Mario Bignotti con obiettivo di un nuovo futuro pronto più che mai a divenire presente.
Prima del 2000
L’attività predominante verteva nell’utilizzo di agrofarmaci e concimi. L’ambito zootecnico veniva a mano a mano abbandonato, concentrandosi pienamente sul miglioramento del terreno, al fine di consentire una buona quantità di materie prime per lo sviluppo ottimale di piante, arbusti, ortaggi e manto erboso.
Prima decade del 2000
Specialistica sul prato fiorito. Inerbimento eterogeneo, composto da plurivarietà di varie semenze e geofite, con una scalarità nella fioritura. Questo garantiva una minor manutenzione e minor di dispendio idrico, in compresenza ad una gradevole macchia di colore che mutava con il passare delle settimane.
Leggi l’articolo Gianni, agronomo che dipinge aiuole con i fiori di Monet sul Corriere della Sera di Brescia.
Seconda decade del 2000
Ci siamo specializzati nell’utilizzo di prodotti ad impatto zero, considerati naturali.
Questi sono in particolare i microrganismi utili. Esseri viventi dalle piccolissime dimensioni, ma che riescono a supportare e migliorare la vita della nostra flora.
Contrastano tutti i tipi di insetti, si oppongono allo sviluppo di malattie fungine del manto erboso, e tendono a migliorare l’apparato radicale e fogliare del nostro “verde”.
Oltre a fare del bene all’ecosistema, non fanno alcun danno a noi e ai nostri cari.
Prossimamente…
Con la ormai prossima laurea della terza generazione si prospettano tanti nuovi cambiamenti.
Le fondazioni solide ed i primi piani dell’azienda sono pronte ad ospitare nuovi restauri e nuove parti.